NORMATIVA F- GAS
Cosa sapere per evitare sanzioni ed inutili costi

Se sei possessore di una o più apparecchiature con circuito frigorifero contenente gas fluorurati ad effetto serra (es. condizionatori, celle frigorifere, essiccatori frigoriferi, etc.) come forse sai è da qualche tempo entrata in vigore la normativa che regolamenta la vendita, l'installazione e la riparazione di queste apparecchiature (D.P.R. 146/2018).

Intanto precisiamo che per legge tutte le apparecchiature ermeticamente sigillate riportano un'apposita dicitura sull'etichetta, ma queste rappresentano la minima parte dei macchinari con circuito refrigerante contenente gas fluorurati ad effetto serra. Questa categoria non riguarda solitamente il settore aria compressa ed è soggetta ad obblighi un po' più 'leggeri'.

Ciò che inverce riguarda la maggioranza dei casi e che ci tocca da più vicino sono le apparecchiature NON ERMETICAMENTE SIGILLATE in quanto in questo settore per il momento cadono praticamente tutti gli essiccatori frigoriferi per aria compressa.

Se sei già in possesso di qualcuno di questi macchinari STAI TRANQUILLO: non devi effettuare nessuna denuncia di installazione e/o utilizzo. Le uniche cose che devi appurare sono tipo e quantità di gas refrigerante contenuto nel vostro essiccatore, in quanto oltre certi quantitativi la norma impone che vengano effettuati controlli periodici. Solitamente l'obbligo riguarda apparecchiature di grandi portate ma per fugare ogni dubbio è sufficiente consultare la targhetta del proprio dispositivo frigorifero e confrontare la quantità di gas contenuto con la seguente tabella (servizio solitamente offerto dal fornitore / installatore):

Tonnellate equivalenti di CO2 (tCO2e) 5 50 500
Gas Refrigerante GWP Carica di refrigerante (kg)
R134a 1.430 3,5 35 349,7
R32 675 7,4 74,1 740,7
R404A 3.922 1,3 12,7 127,5
R407A 2.107 2,4 23,7 237,3
R407A 2.107 2,4 23,7 237,3
R407C 1.774 2,8 28,2 281,9
R407F 1.825 2,7 27,4 274
R407F 1.825 2,7 27,4 274
R410A 2.088 2,4 24 239,5
R413A 2.053 2,4 24,4 243,5
R417A 2.346 2,1 21,3 213,1
R422A 3.143 1,6 15,9 159,1
R422D 2.729 1,8 18,3 183,2
R427A 2.138 2,3 23,4 233,8
R434A 3.246 1,5 15,4 154
R507 3.985 1,3 12,5 125,5
R513A 631 7,92 79,23 792,39

COME CALCOLARE IN QUALE CASISTICA RIENTRA IL VOSTRO ESSICCATORE?

Semplicissimo!!!!! Nelle macchine di recente costruzione è sufficiente controllare la targhetta di fabbrica dove sono riportati tipologia di gas, peso e tonnellate di CO2 equivalenti. Nelle macchine un po' più datate nella targhetta sono specificati solo tipo di gas e quantità. A questo punto basterà conoscere il relativo GWP, valore fisso che esprime il ‘potere inquinante' di un gas (vedi tabella) e moltiplicarlo per la quantità di gas espressa in chili e dividere il risultato per 1000.

ESEMPIO GENERICO: Essiccatore da 3.200 lt/min (macchina di media potenza)
Tipo di gas caricato: R134a
Quantità di gas caricato: 0,53 kg
GWP R134a 1.430
Calcolo tonnellate equivalenti di CO2 emesse: 1.430 x 0,53 / 1.000 = 0,758 tCO2e

Di seguito le 4 casistiche possibili:

  1. L'essiccatore carica un tipo e una quantità di gas refrigerante inferiore a 5 tonnellate di CO2 equivalente (80-90% dei casi):
    Nessun controllo periodico obbligatorio da eseguire. In caso di riparazione riguardante il circuito frigorifero con conseguente carica parziale o totale di gas refrigerante, questa deve essere registrata nel portale telematico FGas (compito che spetta al riparatore) ma non sussiste l'obbligo di verifica perdite entro 30 gg. (N.B. NESSUN COSTO AGGIUNTIVO DEVE ESSERE APPLICATO)
  2. L'essiccatore carica un tipo e una quantità di gas refrigerante compresa tra 5 e 50 tonnellate di CO2 equivalente:
    Frequenza del controllo di verifica perdite con apposito strumento certificato ogni 12 mesi o ogni 24 mesi se presente un sistema di rilevamento di perdite fisso. In caso di riparazione riguardante il circuito frigorifero con conseguente carica parziale o totale di gas refrigerante, questa deve essere registrata nel portale telematico FGas (compito che spetta al riparatore) e deve essere svolta obbligatoriamente la verifica perdite entro 30 gg.
  3. L'essiccatore carica un tipo e una quantità di gas refrigerante compresa tra 50 e 500 tonnellate di CO2 equivalente:
    Frequenza del controllo di verifica perdite con apposito strumento certificato ogni 6 mesi o ogni 12 mesi se presente un sistema di rilevamento di perdite fisso. In caso di riparazione riguardante il circuito frigorifero con conseguente carica parziale o totale di gas refrigerante, questa deve essere registrata nel portale telematico FGas (compito che spetta al riparatore) e deve essere svolta obbligatoriamente la verifica perdite entro 30 gg.
  4. L'essiccatore carica un tipo e una quantità di gas refrigerante superiore a 500 tonnellate di CO2 equivalente:
    Frequenza del controllo di verifica perdite con apposito strumento certificato ogni 3 mesi o ogni 6 mesi se presente un sistema di rilevamento di perdite fisso. In caso di riparazione riguardante il circuito frigorifero con conseguente carica parziale o totale di gas refrigerante, questa deve essere registrata nel portale telematico FGas (compito che spetta al riparatore) e deve essere svolta obbligatoriamente la verifica perdite entro 30 gg.

Come detto, alcuni obblighi subentrano qualora si rendano necessarie delle riparazioni che vanno ad interessare esclusivamente il circuito frigorifero (es. la ricarica del gas fuoriuscito per via di una perdita). In questo caso la riparazione deve essere eseguita da personale qualificato e certificato F-GAS (in caso contrario l'utilizzatore rischia una sanzione amministrativa da € 10.000,00 fino a € 100.000,00).

Un po' diverso è il caso dell'installazione di un macchinario nuovo (ad esempio un essiccatore per aria compressa). In questo caso il venditore / installatore deve registrare sul portale telematico l'avvenuta installazione segnalando obbligatoriamente i dati dell'utilizzatore finale (in caso di mancata iscrizione al registro l'utilizzatore rischia una sanzione amministrativa fino a € 10.000,00). Può sembrare tutto molto complicato ma i compiti degli utilizzatori finali sono pochi e semplici. E' vero che la normativa è piuttosto complessa ma le procedure riguardano soprattutto venditori, installatori e manutentori. Purtroppo attorno all'argomento è nato parecchio caos, colpa soprattutto di chi per tornaconto personale fa puro terrorismo per spaventare gli ignari utilizzatori e approfittare della situazione di incertezza soprattutto in questi mesi, nei quali il legislatore sta ancora sviscerando e analizzando tutte le casistiche possibili che si possono verificare. A questo proposito Vi invitiamo a fare particolare attenzione alle comunicazioni che sicuramente riceverete sull'argomento in quanto spesso nascondono alcuni aspetti importanti della normativa, sottolineando invece le sanzioni altissime in cui si può incorrere, che in effetti sono in grado di preoccupare anche i più ligi ai propri doveri.

CONCLUSIONI

La prima cosa che balza agli occhi analizzando la normativa, volta giustamente a tutelare l'ambiente, é che purtroppo aumenteranno i costi di manutenzione delle apparecchiature contenenti i gas fluorurati. Teknocompressori dal canto suo si impegna a cercare di far gravare il meno possibile questi costi sui proprio clienti e a suggerire sempre la soluzione tecnica che incontri il compromesso ottimale tra tutela dell'ambiente, rispetto della legge e costi di gestione.

L'utilizzatore finale si deve sempre avvalere di personale certificato F-GAS per non incorrere in inutili sanzioni, fermo restando che per la quasi totalità dei casi che riguarda il settore aria compressa non vi è nessun particolare obbligo aggiuntivo, per cui ulteriori costi relativi a controlli non necessari non sono giustificabili.

Il nostro suggerimento è di non fidarsi di chi propone manutenzioni e contratti di assistenza ancora prima di capire se sia necessario effettuare controlli periodici obbligatori. Per qualunque dubbio in merito all'argomento F-GAS e più in generale per tutto ciò che concerne l'argomento aria compressa e tutte le sue applicazioni, Vi invitiamo a contattarci per discuterne apertamente insieme.

N.B. Potete consultare le normative complete sul portale F-GAS

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